Quinta torre del Masarè – Via La Profumiera

Sabato 11 ottobre 2025

È una via breve, con roccia discreta; in alcuni tratti occorre prestare attenzione, perché si stacca ancora qualcosa.

L’idea è nata durante le frequenti incursioni in zona per ripetere gli altri itinerari già presenti e, in seguito, anche come palestra per Nelson, il mio compagno di apertura.

Con lui avevamo già aperto un paio di vie in valle del Sarca, ma questa è la prima in Dolomiti.

Ho iniziato da solo il primo tiro l’anno scorso, per saggiare il terreno, e poi la convinzione è venuta da sé.

Ne è uscito un itinerario interessante, ben protetto, che si può percorrere avendo a disposizione una mezza giornata.

Itinerario aperto a più riprese nell’estate 2025 e terminata il 6 agosto 2025 da N.Righetti e G. Damian. La prima ripetizione G.Damian ed È. Chieregato l’11 ottobre 2025.

 

Accesso: Dal rifugio Roda di Vael si prende il sentiero per la ferrata Masarè e Torre Finestra, dopo il bivio a Pian de Majarè si continua a sinistra (sentiero classico di rientro dalla ferrata), dopo qualche decina di metri una traccia a destra che è quella della condotta di acqua del rifugio, si continua a seguire la traccia fin sotto la parete in corrispondenza di un grosso masso, si prosegue a traversando a sinistra si raggiunge il ghiaione che scende tra la quarta torre e la torre Bernard.Si risale ora il ghiaione tenendosi a destra dove è più semplice la salita e poco prima di arrivare al culmine, a destra si trova un ometto di sassi e un chiodo con cordino.

Relazione: Dal chiodo ci si alza in diagonale verso destra su una placca articolata,ci si sposta verso lo spigolo e si gira dietro risalendo il diedrino fino alla sosta su piccola cengia. Sosta1, 12 m., 2 fix e 1 cl., diff. 5+.

Emanuela sul primo breve tiro

Ci si alza verso il diedrino sopra la sosta, attenzione alla roccia, utilizzando il diedrino fessurato sulla sinistra ci si alza ancora per poi spostarsi a destra,ci si alza ancora e si rientra a sinistra con passo delicato per prosguire alla sosta. Sosta 2, 18 m. 5 fix, diff. 6+.

Emanuela sul secondo tiro
Nelson in apertura sul secondo tiro

Si traversa a destra un paio di metri per poi salire in verticale, una fessura aiuta, ora uno strapiombino ci divide da una cengia e si supera utilizzando la fessura a destra, si rimonta sulla cengia,si traversa a sinistra  e si sale puntando ad un diedro che porta oltre uno spigolo alla sosta su due fix a sinistra di un tettino.Sosta 3, 25 m., 7 fix e 1 cl.,diff. 7-.

In apertura sul traverso del terzo tiro
Emanuela sul terzo tiro prima della sosta

A sinistra della sosta si sale su roccia articolata e fessurata, si prosegue con leggero andamento obliquo a sinistra incontrando delle rampe con toppe di erba, fino alla sosta su due fix. Sosta 4, 25 m., 4 fix, diff. 5.

Nelson in apertura all’inizio del quarto tiro
Emanuela lungo il quarto tiro

Dalla sosta si sale diritti entrare in un diedro fessurato che saliamo verso destra (qui è possibile utilizzare un friend BD n.1 rosso),  ra siamo sotto uno strapiombo che rimane alla nostra destra, noi ci manteniamo a sinistra e saliamo su roccia solida a  continuiamo a salire tenendoci a destra in un camino poco accentuato fino ad uscire su una breve rampa erbosa che termina sotto un diedro a sinistra di uno strapiombo , con un delicato passo noi saliamo lo spigolo di sinistra e utilizziamo la costola di sinistra che salendo in alto ci porta in un camino dove troviamo la sosta su due fix. Sosta 5, 32 m., 5 fix e una cl., diff. 5+/6 passi.

Sull’ultimo tiro

Dalla sosta si sale facilmente e dopo 15 metri di facili roccette si raggiunge la ferrata.

Discesa: Lungo la ferrata a sinistra o a destra (40/50 minuti al rifugio Roda de Vael).

Foto con tracciato

 

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