9 settembre 2025

Via aperta in maggio 2025 da Simon Heiss. Le informazioni sono state prese dal sito http://www.arrampicata-arco.com. La via è interessante e attentamente ripulita da terra e detriti, non presenta fix lungo le lunghezze di corda ma solo alle soste. Sono presenti chiodi e cordini in clessidre o sassi incastrati, la via è ottimamente attrezzata. La roccia è quasi sempre da buona a ottima ma si deve comunque prestare attenzione in alcuni punti. Le difficoltà sono contenute, il breve avvicinamento e la conseguente facile discesa potrebbero far divenire questa via una classica.
Accesso: provenendo da Trento sulla SS45 bis nell’abitato di Pietramurata, poco dopo l’Hotel Daino, sulla destra si trova la strada che porta alla Carrozzeria/officina Auto Delta. Si segue questa strada, superata l’officina, e si può parcheggiare dove la strada finisce verso il bosco.
Avvicinamento: dal parcheggio dell’auto, si prende il sentiero che va verso il bosco e si supera un primo bivio a destra. Dopo poco, superato un sasso con bollo blu, si prende una traccia sulla destra (ometto). Dopo alcuni minuti, si prende una traccia che scende leggermente a destra e che porta a una falesia. Arrivati a questa, si risale la traccia vicino alla parete e si continua (qualche bollo rosso) fino ad arrivare alla base della “via Voglia di Crederci” alla Torre di Pietramurata. Si prosegue ora a destra, sempre su traccia, fino ad arrivare a una corda fissa che porta mediante una rampa ghiaiosa alla base della nostra via (si scorge a destra un’evidente targa commemorativa). Si sale fino alla targa e si traversa a sinistra alla partenza (fix con anello).
Relazione: dalla sosta si traversa brevemente a sinistra per poi salire diritto su roccia appigliata e ripulita, poco prima della sosta si supera una placca con appigli arrotondati.Sosta 1 su Fix ad anello e clessidra, 10 m., 2 ch., diff. V- .

Sopra la sosta la placca solcata da una lama fessurata incute un po’ di timore vista la verticalità, cordini in vista indicano la via, la roccia è ottima e le dita stringono la lama che si alterna a fessura e che ci porta in alto dove la parete si abbatte e finalmente la sosta su un fix ad anello. Sosta 2, 25 m., 5 cl. 1 cord. Incastrato, 2 ch., diff. VI- o A0.

La terza lunghezza si alza sopra la sosta su roccia arrotondata ma facile da arrampicare, gli appigli appaiono evidenti frutto di pulizia accurata.La terza sosta è vicina . Sosta 3, 20 m., 2 ch. 2 cl., diff. V- e IV+.

Sopra la sosta, roccia a strati solida con prese buone ma delicate. Tratto ripulito, con evidenti zone di roccia chiara. Dopo pochi metri traverso a sinistra su cengetta, quindi sotto placca compatta. Per una rigola si raggiunge, con passo allungato, un buco accanto a un chiodo; da qui per fessura alla fine della placca.Sosta 4, 25 m., 5 ch. 1 cl. , diff. V+ o A0.


La prossima lunghezza è semplice, si salgono rocce inclinate obliquando prima a destra e poi salendo dove la roccia è più compatta per poi obliquare a destra puntando ad un canalino che separa l’avancorpo in cui ci troviamo dalla parte finale della torre e qui si sosta su un anello e possibilità di clessidra nella fessura retrostante. Sosta 5, 25 m., 1 ch. 1 cl. 1 sasso incastrato, diff III e IV.

Ci si alza dalla sosta e ci si sposta leggermente a destra a prendere un diedrino , la roccia è ottima , si continua prendendosi a piccole lame fin ad arrivare in una zona facile dove troviamo la sosta su due clessidre. Sosta 6, 15 m., 1 ch. 1 cl., diff. V .

Il diedro sopra la sosta indica la strada, dopo alcuni metri un altro diedro questo più verticale ci impegna maggiormente ma subito sopra a destra troviamo la sosta su due clessidre. Sosta 7, 18 m., 1 cl. 3 sassi inc.diff. IV e V.

L’ultimo tiro segue lo spigolo ma ci dobbiamo tenere a destra di questo, e con facile arrampicata utilizzando il bordo della placca che è lo spigolo si procede verso il culmine della torre fin a dove il terreno si abbatte e si giunge in orizzontale alla sosta finale su spuntone. Sosta 8,30 m.,2 ch. 2 cl. 1 cordone, diff. V e IV.

Discesa:Dalla sosta finale si scende verso ovest per facili rocce ad una piazzola erbosa, da qui si seguono gli ometti di sassi e dopo aver sceso per qualche metro un canale ghiaioso lo si deve attraversare per risalire alla selletta successiva dalla quale converge anche la discesa dalla Torre di Pietramurata e quindi si troveranno Corde fisse e bolli rossi che conducono poi al sentiero di partenza e a ritroso al parcheggio.

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