Gruppo del Catinaccio – Punta Masarè – Via Key Yuki

Giovedì 10 luglio 2025

Altra via piacevole sulla Punta Masarè, ad opera di Gaetano Rasom. Aperta da pochi giorni, ieri io e Michele siamo andati a ripeterla. Anche questa via fa parte del progetto “Super Vael Climbing Arena”

La via è protetta con fix da 10 mm lungo i tiri e alle soste. La roccia è ottima, e solo in pochi passaggi risulta leggermente sporca. L’itinerario percorre la parte più meridionale della Punta Masarè e inizia alla base di un diedro fessurato, subito a sinistra della partenza della via “Bus de la Stria”, altra linea di recente apertura e di carattere esplorativo.

Avvicinamento

Dal Passo di Costalunga si prende il sentiero n. 548 fino al Rifugio Roda de Vael (circa 1h30 di cammino), oppure più velocemente con la seggiovia fino al Rifugio Paolina e, in circa mezz’ora a piedi, si raggiunge il Roda de Vael.

Accesso

Dal Rifugio Roda de Vael, seguire il sentiero per la Ferrata Masarè (in senso orario). Si attraversa tutta la conca sotto le Torri del Masarè, salendo fino a una netta curva a sinistra in prossimità della parete. A questo punto si lascia il sentiero e si punta alla base della parete, caratterizzata da un evidente buco a circa 30 metri da terra. L’attacco si trova alla base di un diedro fessurato, con un fix e cordino giallo sulla sinistra (circa 20 minuti).

Attacco della via

Relazione

Tiro 1 – 25 m, 13 fix, 6a+

Bellissimo tiro su roccia eccellente e solida. Il diedro fessurato richiede attenzione nei movimenti, ma man mano che si sale si trovano buone prese. In alto, poco prima della sosta, si piega a destra: cercando nei buchi della roccia ci si alza nel diedrino finale fino alla sosta.

Michele sul primo tiro

Tiro 2 – 30 m, 11 fix, 5c/6a

Si resta a sinistra della fessura che delimita la parete, poi ci si sposta a destra. Attenzione alla roccia: qualche blocco instabile. Si punta a uno strapiombo giallo/nero, dove un buco ideale come presa rovescia aiuta a superarlo. Dopo, la parete si adagia leggermente, poi torna verticale su bellissima roccia fino alla sosta su cresta.

Sullo strapiombo giallo/nero del secondo tiro

Tiro 3 – 23 m, 8 fix, 5b

Dalla cresta si scende per 3 metri in un canale, poi si raggiunge la parete opposta. Con arrampicata facile ci si sposta a destra verso un diedro. Si prosegue tenendosi a sinistra, dove la roccia è più solida, fino a quando la parete si adagia. Sosta comoda.

Salendo sul terzo tiro , Michele in sosta .

Tiro 4 – 30 m, 9 fix, 5b

Si obliqua leggermente a destra e poi si sale dritti. La parete è inizialmente appoggiata e poi diventa verticale. Si esce a sinistra, con sosta su due fix.

Sul quarto tiro poco prima della sosta

Tiro 5 – 15 m, 1 fix, I

Tiro di raccordo. Si traversa a sinistra e si risale una facile rampa su roccette fino alla cima. Sosta su un fix.

Tracciato della via

Discesa

Dalla cima si procede verso ovest su facili rocce, fino a una forcella (sulla sinistra un fix con anello). Da qui è possibile calarsi nel canale a sinistra e poi scendere per sfasciumi fino al sentiero. Noi abbiamo preferito traversare leggermente a destra e risalire una facile rampa (ometti), fino a raggiungere un’altra forcella. Da qui si prende una traccia verso sud che intercetta il sentiero di uscita della Ferrata Masarè. Si scende quindi al Rifugio Roda de Vael (circa 30 minuti).

AVVERTENZE: L’alpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con la dovuta preparazione ed esperienza.
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