Domenica 25 maggio 2025
Oggi andiamo alla Parete del Balcone, toponimo assegnato dai primi apritori della via dal momento che dalla parete si gode un bella vista sulla parte finale della valle del Sarca e sul Lago di Garda.Il nome della via ricorda l’anniversario della fondazione della Scuola Regionale Lombarda di Alpinismo e Arrampicata. Gli apritori sono Ivan Maghella e Marco Gnaccarini l’anno il 2022. La parete è la sud di Cima alle Coste ed è posta a circa 800 metri d’altezza sopra la placconata che inizia dove finiscono del settore all’estrema sinistra dello “Scudo”.

La parete risulta un po’ isolata e questo crea un’atmosfera un pochino di avventura anche perché per arrivare all’attacco non vi sono tracce molto calpestate e tra un segno e l’altro ci si guarda un po’ intorno. I tiri sono su roccia quasi sempre ottima, è comunque necessario fare attenzione specialmente nelle uscite su tratti terrosi.Oggi la temperatura ci ha imposto di tenere un pile leggero ed era ottima per l’arrampicata. L’accuratezza della chiodatura fa si che l’itinerario non crea dubbi sulla direzione da intraprendere e c’è una forte possibilità che la via divenga una classica.

Accesso e avvicinamento: Fortunatamente per arrivare all’attacco della via si deve scendere. Con l’auto passando per Arco di Trento si prende la strada che conduce a Padaro e poi a San Giovanni al Monte. Posizione GPS: 45°58’2.95 N 10°53’30.03 E che porta all’ingresso della traccia che si stacca dalla strada con un evidente masso posto verticalmente in mezzo alla traccia. Qui si parcheggia o nelle vicinanze. Si entra nella traccia dove c’è il masso e si prosegue scendendo leggermente fino a raggiungere la strada Forestale Selva che si segue verso Nord fino ad incontrare il sentiero CAI 425 (Sentiero dell’Anglone, Drò – San Giovanni al Monte). Si imbocca il sentiero e scendendo si superano anche dei cavi metallici che aiutano a scendere un risalto roccioso, si continua fino ad incontrare una traccia segnalata da un cartello con la scritta “Cima alle Coste Parete Balcone” si prende a sinistra e facendo attenzione ad ometti di sassi(rari) e nastri di nylon su rami (più frequenti) rimanendo in piano o leggermente in discesa, fino ad oltrepassare una forcella boscosa e rimanendo adiacente alla parete si giunge all’attacco. Scritta alla base (sbiadita) e fix.Tempo necessario circa 45 minuti.

Relazione:
Si parte superando dei facili gradoni che portano sotto ad un muro un po’ strapiombante di roccia più arrotondata che impone dei movimenti tecnici per superare questo filtro con difficoltà più elevate e dopo averlo superato, si giunge alla cengia finale con sosta su due fix.Sosta 1 40 m., 11 fix 1 cordone su albero, diff. 6b.

Dalla sosta ci si sposta a destra andando a prendere un diedro con roccia molto buona e si risale fin sotto ad un grande tetto , lo si supera dove questo appena sopra il bordo fa intravedere una lama verticale che faticosamente si utilizza per salire ma dopo questo passo se ne presenta un altro non di facile comprensione per poi piegare a destra alla sosta su due fix. Sosta 2, 20 m., 6 fix e 1 cl., diff. 6b+/6c.


La placca sopra la sosta è parte dello strato orizzontale di roccia di cui è formata la parete, gli strati successivi orizzontali sono ben appigliati e alternano una roccia più concrezionata ad una più liscia ma tuttavia le difficoltà sono relativamente basse, a destra un alberello tagliato e subito sopra una buona presa porta alla sosta su una cengia con due fix. Sosta 3, 15 m. 3 fix e 1 cl., diff. 6a.


Ci si sposta a destra per poi salire a prendere una lama prima rovescia e successivamente verticale, rimanendo più a sinistra si trova un’ulteriore buna presa verticale che aiuta ad alzarsi a prendere una presa buona in alto , si continua fino a trovare dei risalti che terminano con un diedrino dove un cordone lungo aiuta ad arrivare alla cengia di sosta. Sosta 4, 20 m. 9 fix, diff. 6c.
Ci si innalza sulla bella placca a sinistra della sosta, prendendola inizialmente a destra per poi traversare delicatamente a sinistra, puntando al bordo sinistro della placca. Qui ci si alza per poi rientrare a destra e superare l’ultimo muretto, che conduce a una rampa terrosa. Attenzione all’uscita su terra: non scaricare! Può aiutarci un albero sulla destra. Successivamente, si segue la rampa di terra nella vegetazione verso destra fino alla sosta su alberi (dove sono presenti cordoni e il libro di via). Sosta 5, 30 m, 6 fix, diff. 6a.

Salire il grande diedro sulla destra, la roccia è molto buona e l’arrampicata piacevole nella parte alta si entra in un breve camino che porta alla sosta su cengia con due fix. Sosta 6, 25 m., 6 fix,1 cl.e 1 cordone su albero, diff. 6a.


A destra della sosta si sale per un facile spigolo/pilastrino che porta sotto un diedro fessurato e strapiombante a destra di un grande tetto, si risale il diedro prendendosi nella bella fessura con arrampicata in dülfer per poi uscire a sinistra sotto uno strapiombo che si aggira a sinistra per poi rientrare a destra e con buone prese orizzontali, si esce dallo strapiombo e si sale verticalmente a una presa alta, una placchetta genica povera di appigli porta alla sosta su due fix. Sosta 7, 30 m. 10 fix e 1 cl., diff. 6b+.


Questo è il tiro più facile della via, si salgono dei facili gradoni che portano nel boschetto soprastante una volta entrati ci si dirige a sinistra su rampa terrosa fin sotto ad un piccolo risalto che porta alla sosta su due fix.Sosta 8, 23 m. 3 ch. 1 fix, diff. 4b.

Altri facili gradoni sopra la sosta portano sotto una placca che con andamento verso destra e seguendo infine una lista orizzontale in alto per le mani (possibile anche stare più bassi)porta alla sosta su placca con due fix. Sosta 9, 30 m. 10 fix, diff. 6b.

A destra della sosta su bella placca verticale si sale poi diritto fino ad un passaggio di forza che una volta superato ci porta ai facili risalti terminali su sosta con due fix. Sosta 10, 20 m. 5 fix, diff. 6c.
Discesa: Dall’ultima sosta salire diritti nel bosco fin sotto ad una parete alta circa 20 metri , andare a sinistra e procedere in piano e poi in leggera salita, anche qui i segni sono rari , fino a raggiungere il sentiero CAI 425 che si segue in discesa fino all strada forestale Selva fatta in precedenza. Arrivati alla strada la si segue in discesa si ritrova la traccia segnalata da un ometto fatta all’andata e quindi all’auto. Tempo necessario circa 40 minuti.
Note: via a nostro avviso bella , ben protetta, e in ambiente selvaggio. Per l’avvicinamento e la discesa non affidatevi solo ai segnali perché a volte non si vedono ma un po’ all’intuito. Lungo la via è difficilissimo perdersi perché si seguono i fix. Noi non abbiamo portato friends come indicato nella relazione dei primi salitori ed è sempre da questa che abbiamo attinto a tutte le informazioni per la ripetizione. Materiale utilizzato 2 corde da 60 metri e 13 rinvii e solito materiale per vie a fix. Complimenti agli apritori per la realizzazione di questo itinerario in una zona che è molto visibile ma un po’ fuori mano.


Avvertenze: L’alpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con la dovuta preparazione ed esperienza.
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