11 aprile 2025
Oggi il mio compagno d’arrampicata è Beppe, è molto tempo che non scalo con lui ma l’intesa c’è sempre. Ci siamo accordati di non fare l’uscita diretta della via ma la variante. Il settore sinistro della Rupe di Santa Massenza ora è completato, questa via è l’ultima in ordine di tempo ,aperta nel 2024 da T.Zanetti , M.Dorigoni, Andrea Bressan e Federica Pincigher. È difficile dire quale è la più bella ma questa è sicuramente la più difficile e continua delle tre.
Avvicinamento e accesso: Dal casello dell’autostrada A22 – Trento Centro, prendere la SS 45 bis in direzione di Arco, dopo aver passato la gola del Bus de Vela, si prosegue fino all’abitato di Vezzano e da qui seguire le indicazioni per Fraveggio. La macchina si può parcheggiare nel parcheggio all’entrata del paese sulla destra. Si prosegue ora a piedi attraverso il paese superando la piazza e continuando per la via di S. Bartolomeo che ci porta fuori dal paese in direzione S.Massenza. Manteniamo la destra e proseguiamo su strada cementata fino a che questa diventa forestale, si prosegue e si supera il centro della parete della Rupe fino a trovare un ometto di sassi (dopo un grande masso) sotto il settore sinistro della parete e relativa traccia che porta all’attacco.,(un primo ometto e traccia porta alle vie centrali della parete).

Relazione: dopo aver salito il breve risalto iniziale sopra la targhetta del nome della via arriviamo ai piedi di un diedrino giallo ci si alza e si punta a destra dove una presa orizzontale facilita l’uscita, si continua obliquando a destra e a sinistra fino a sotto un muro solcato da una fessurina che ci porta ad una breve rampa terrosa alla sosta poco sopra a destra. Sosta 1 su 2 fix,35 m.6 fix, 3 ch. 1 cl., diff. 6+.

Il muro sopra la sosta è verticale e poco sopra il fix vi è una grande presa orizzontale che una ulteriore presina a sinistra ci aiuta a raggiungerla, più sopra ancora il mio compagno piazza una fettuccia nello spuntone affilato, il passo non è banale ma ben protetto, ora si traversa a destra verso lo spigolo, la roccia è eccellente e le difficoltà si riducono, si segue il filo dello spigolo e in breve alla sosta. Sosta 2 su 2 fix e catena, 15 m. 5 fix 1 ch., e 1 cl., diff. 6+(passo iniziale).

A destra della sosta la parete è ruvida e concrezionata, ci si alza verticalmente e poi si procede verso destra ad iniziare una traversata attenta ma ben protetta, anche qui la roccia è eccellente e le prese sono evidenti e sicure, si arriva in sosta soddisfatti del tiro. Sosta 3 su 2 fix, m. 20, 6 fix e 1 ch., diff. 6.


Sopra la sosta una fessura obliqua verso destra si divide tra la fine di un tettino e più a destra diventa cengietta, il passo dalla sosta è faticoso , prendendo la cengia e spostandosi a destra fino ad allungarsi sul punire di questa ad una buona presa che ci permette di alzarci in piedi sulla cengetta per poi risalire la placca fessurata anch’essa faticosa obliquando a destra fino alla sosta. Sosta 4 su 2 fix, m. 18, 7 fix e 2 ch., diff. 7+/7.

Ci si alza sopra la sosta su placca articolata, in alto incombe il naso del frate( protuberanza strapiombante sul pilastro finale in cui passa l’ultimo tiro della via), si seguono i fix con arrampicata non troppo faticosa e con difficoltà degradanti fin ad arrivare sotto il pilastro finale. Sosta 5 su 2 fix e catena, 15 m., 5 fix, diff. 7.

Da accordi con il mio compagno Beppe, abbiamo preso la variante a destra(più facile). A destra, dopo un facile traverso si raggiunge un diedro dove passa un’altra via (catena di sosta), lo si risale brevemente fino a spostarsi di nuovo a destra su una cengia che porta a degli alberi, qui poco oltre vi è il diedro dell’ultimo tiro della variante e la sosta. Sosta 6 su 2 fix, m.23, 1 ch., 4 fix e 1 dado, diff 6-.


L’ultimo tiro risale un diedro inclinato che al suo termine si trova una placca con un passo di 6- e alla sosta sommitale. Sosta 7 su albero, 3 fix , 3 ch., e 2 dadi, diff. 6-.

Alla sosta finale si trova il libro di via.

Discesa: dal libro di via, si sale diritti fino ad incrociare una corda fissa che proviene da sinistra(uscita delle vie Alba Corallina e Nicole 23) si prosegue diritti per traccia ulteriore corda fissa e bolli rossi fino a incontrare il sentiero Scal che porta a Fraveggio (30 minuti).
Avvertenze: L’alpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con la dovuta preparazione ed esperienza.
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