Martedì 3 settembre 2024
La via, originariamente chiamata “Lecciomania”, fu aperta nel 2008 da Dario Cabas e Pierangelo Masera. Successivamente, nel marzo del 2017, Heinz Grill, Franz Heiss e Florian Kluckner eseguirono un’opera di pulizia e rettifica del tracciato, rinominandola “Lecciomania Migliorata”.
Accesso: dal parcheggio della pizzeria “La Lanterna”, procedere per circa 100 metri lungo la strada in direzione Arco/sud. A questo punto, prendere una traccia ben visibile sulla destra che si inoltra nel bosco. Dopo un breve tratto in salita, mantenersi sulla traccia più bassa e parallela alla parete (che sarà poi il percorso di rientro dalla via). Si continua fino ad arrivare nei pressi della parete; dopo la via “Sulle tracce di Dario” (indicata in blu), si trova il diedro di attacco della via, segnalato da una scritta alla base (10 minuti di cammino).


Primo tiro: Si parte dalle facili rocce basali, salendo direttamente e inserendosi nel diedro fessurato. Raggiunto lo strapiombo, si procede verso sinistra per poi risalire dritti fino alla sosta. Sosta 1: 25 m, 2 fix e 3 cordoni in clessidre. Difficoltà: 6-.

Secondo tiro: Dalla sosta si sale a destra su una placca, che poi obliqua verso sinistra fino a un diedro (proteggibile con friends). Da qui, ci si dirige a destra verso la sosta.
Sosta 2: 22 m, 4 fix. Difficoltà: 5+.
Terzo tiro: Si sale dritti sopra la sosta, superando un muro articolato fino a uno strapiombo, che si aggira sulla sinistra. Si prosegue quindi diritti, superando un secondo strapiombino, e si continua fino alla sosta (uso di friends possibile).
Sosta 3: 30 m, 1 chiodo, 2 fix e 2 cordoni in clessidre. Difficoltà: 6.

Quarto tiro: Si prosegue sopra la sosta, superando due muri intervallati da una cengia, per poi sostare su un albero.
Sosta 4: 24 m, 3 fix e 1 cordone in clessidra. Difficoltà: 5.

Quinto tiro: Si scala la parete soprastante, composta da blocchi e strati di roccia. Raggiunto il secondo blocco più evidente, ci si sposta a sinistra per prendere un diedrino, che si segue fino alla sosta.
Sosta 5: 25 m, 1 fix e 2 cordoni in clessidre. Difficoltà: 5+.
Sesto tiro: Si supera un muro verticale sopra la sosta, ben articolato, fino a raggiungere una cengia. Da qui, si segue la cengia verso sinistra, in leggera discesa, fino alla sosta su due fix, uno dei quali con anello.
Sosta 6: 20 m, 2 fix, 2 cordoni in clessidre, 1 cordone su albero. Difficoltà:6-.

Settimo e ultimo tiro: Un tiro molto bello che supera la placca finale (mentre la via originale si mantiene a destra). Si obliqua verso sinistra rimanendo bassi, fino a raggiungere una fessura che conduce a destra verso lo spigolo. Superato lo spigolo, si prosegue diritti fino alla sommità della via.
Sosta 7: 5 fix e 3 cordoni in clessidre. Difficoltà: 6°.

Discesa: si segue la traccia a sinistra in discesa attrezzata con corde fisse e inizialmente si svolge per un breve tratto sulla cengia per poi continuare per traccia alla base della parete passando sotto l’attacco della via e successivamente al punto di partenza.

AVVERTENZE: L’alpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con la dovuta preparazione ed esperienza.
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