Arco – Monte Patone – Parete Dallas – Via in ricordo di Ale

Martedì 23 luglio 2024

Targhetta alla base

Il cielo nuvoloso non ispirava a salire in quota, quindi abbiamo deciso di scendere in valle. Mentre viaggiavamo verso Trento, qualche goccia di pioggia ci ha confermato che stavamo facendo la scelta giusta. Anche lungo la strada, superato il lago di Toblino, si vedevano chiazze di bagnato, e la sosta caffè al Bar Parete Zebrata era d’obbligo. La parete in questione al mattino è in ombra e quindi ideale per arrampicare. La via è stata aperta da Nicola Mantovani nel 2013.

La via è attrezzata sufficientemente a fix. Noi abbiamo fatto il terzo tiro partendo dalla sosta nel boschetto, senza utilizzare la sosta scomoda dopo circa 20 metri. Così abbiamo fatto il tiro da 50 metri utilizzando 18 rinvii.

Tracciato della via

Accesso: Provenendo da Trento sulla SS 45bis, superato il paese di Drò e il distributore Eni sulla sinistra, poco prima del semaforo in località Moletta girare a sinistra e costeggiare la parete trovando un posto per parcheggiare nelle vicinanze del ristorante/pizzeria Villa Giara. La strada prosegue e al primo bivio prendere a destra. Superata una casa con cancello con ai lati due statue di leoni, proseguire fino a costeggiare un terreno recintato con un’inferriata. Alla fine del recinto, prendere una strada sterrata che si inoltra a destra. Subito sulla destra, un cancello permette di entrare (attenzione, siamo su terreno privato). Una traccia conduce alla falesia “Piccola Dallas”. Raggiunta la falesia, tenere la destra e superato l’attacco della via Kluckner-Sartori, scendere in leggera discesa nel bosco fino all’attacco con targhetta alla base (15 min).

Relazione: Primo tiro: Si alza sopra una placca con andamento obliquo verso destra e con facile arrampicata si arriva alla sosta su cengia, dove un cordino collegato a un albero aiuta ad evitare la terra e l’erba finali. Sosta 1, 20 metri, 4 fix, difficoltà 4c.  

La partenza dal primo tiro

Secondo tiro: Supera il muretto verticale sopra la sosta, ben appigliato, e esce a sinistra alla base di una rampa verso destra. Raggiungere un boschetto dove si sosta. Sosta 2, 25 metri, 5 fix + 2 cordoni su piante, difficoltà 5c.  

Il muro del secondo tiro

Terzo tiro: Come già accennato, abbiamo evitato la sosta intermedia scomoda (appesa). Si segue il diedro, ora più a destra, aiutandosi anche con la faccia di sinistra. Si sale su roccia fantastica. A metà tiro circa, si supera una cascata di roccia concrezionata biancastra con moltissime prese di tutti i tipi. Si arriva a un traverso a destra, per poi superare un gradino finale fino alla sosta su cengia. Sosta 3, 50 metri, 18 fix, difficoltà 5c.

Cascata di roccia bianca nel terzo tiro
Il lungo terzo tiro

Quarto tiro: Dalla cengia, prendere il marcato diedro sulla sinistra. I fix a destra sono di una variante di M. Bernardi che con due lunghezze (6a/6a+) porta all’uscita. Il diedro si presenta fessurato e atletico. Dopo qualche metro, si esce su una cengia che aiuta a innalzarsi sulla placca soprastante. Con direzione prima a sinistra e poi a destra, si arriva alla sosta sospesa. Sosta 4, 20 metri, 8 fix, difficoltà 6b.

Kurt sul diedro iniziale del quarto tiro

Quinto tiro: Partire dalla sosta tenendo leggermente la sinistra, per poi rientrare a destra su prese oblique (una di queste un po’ ballerina). Si arriva alla sosta sul bosco sommitale. Sosta 5, 23 metri, 5 fix, difficoltà 6a.

Poco prima della sosta sospesa del quarto tiro

Discesa: Seguire a destra la traccia con i bolli rossi fino ad incontrare il sentiero n. 667 (Sentiero della Maestra). Seguire a destra fino al semaforo in località Moletta, poi continuare sulla SS45bis fino all’auto (20 min).

AVVERTENZE: L’alpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con la dovuta preparazione ed esperienza.
Le relazioni delle escursioni, ascensioni e arrampicate sono il frutto della nostra personale ed estemporanea esperienza e non possono essere considerate inconfutabilmente attendibili. Tutte le notizie vanno valutate e verificate sul posto di volta in volta, e da persone esperte, prima di intraprendere qualsiasi percorso.
Si declina ogni responsabilità per qualsivoglia inconveniente, incidente, perdita o danno risultanti dalle informazioni contenute nella presente relazione.