Martedì 09 aprile 2024
Monte Baone, ultima nata la via Plasmata. Aperta da F.Kluckner in febbraio 2024.
Oggi con Kurt è stato un ripiego, la via che avevamo intenzione di fare aveva almeno un tiro bagnato e non volevamo rischiare di tornare indietro. La Plasmata si trova sulla parete est a destra delle recenti aperture delle vie Edera, Guide Alpine, Metamorfosi e Pilastro Centrale. Il luogo è molto bello perché sopra gli ulivi e la vista spazia fino al Lago di Garda. La via è breve ma si può concatenare con le altre vicino.

Accesso: dal parcheggio sotto il castello di Arco(all’inizio della strada che porta al castello)ci incamminiamo per la strada inizialmente asfaltata che inizia poco sopra il parcheggio ma sulla strada che da Laghel scende ad Arco. La strada passa attraverso uliveti e all’incirca quando ci si trova sotto la parete dove già da lontano riusciamo a notare le tracce chiare di pulizia delle vie sulla parete si prende il sentiero che va decisamente a destra e poi risale fino a sotto la parete. L’attacco della nostra via è l’ultimo sulla destra nome alla base (20 min.).
Materiale utilizzato: 10 rinvii, cordini per le soste ed eventuali alberi, due corde da 60 metri.
Difficoltà: VI-.
Sviluppo:140 m.
Dislivello: 120 m.
Esposizione: Est
Apritore: F.Kluckner febbraio 2024.
Discesa: Usciti dalla via si segue la traccia con bolli rossi che porta verso sud, il percorso avviene su rocce lavorate e quindi è da porre attenzione nella discesa, quando poi si arriva alla base del crinale si prende il sentiero che riporta verso nord passando sotto la parete al punto di partenza (30 min.) .

Relazione: il primo tiro parte dolcemente su facili rocce che portano ad un deciso strapiombo che però si supera facilmente su prese grosse, si continua in diagonale a sinistra sulla parete soprastante facilitati dalla fessura che la solca da destra a sinistra.La roccia è ricca di prese e si nota già qui la pulizia fatta dall’apritore.Sosta 1, 28 m., 4 fix 1 ch. e 3 cl., diff. VI-.

Il secondo tiro sale su un muro verticale ma ricco di prese lavorate, la roccia qui come il tiro precedente appare molto rugosa e comunque ricca di clessidre e buchi.Sosta 2, 25 m., 1 ch. 6 cl., diff. V.
Il terzo tiro è un po’ di trasferimento anche se comunque si deve arrampicare su rocce facili e protette da clessidre, sale fin sotto la parete verticale. Sosta 3, 40 m., 6 cl. Diff. IV.

Il quarto tiro ci si alza sopra la sosta affrontando il pilastro tenendo dapprima la sinistra per poi spostarsi a destra con movimenti controllati si esce verso destra alla sosta. Sosta 4, 20 m., 2 fix,2 ch. 1 cl., VI-.

L’ultimo tiro ci si alza su rocce gialle puntando ad un diedro nascosto che termina in lama, il passo per alzarsi nel diedro sembra un po’ faticoso ma è ben appigliato e anche per il piede sinistro è presente un appoggio sulla parete di sinistra che aiuta . Nella fessura sul fondo del diedro vi sono delle protezioni e in alto si traversa a destra per uscire alzandosi sul pianoro sommitale. Sosta 5, 25 m.,2 fix 5 cl., diff. VI-.
AVVERTENZE: L’alpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con la dovuta preparazione ed esperienza.
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