Valle del Sarca – Cima alle Coste – Antiscudo Via“Boicottiamo il Cretino”

Sabato 17 febbraio 2024

Il palcoscenico è sempre lo stesso: l’Antiscudo di Cima alle Coste. Questa fascia rocciosa, che funge da avancorpo alla più vasta placconata della cima denominata “Scudo”, è stata valorizzata nei primi anni 2000 da Roly Galvagni, Massimo Maceri e Diego Filippi con l’apertura di una ventina di itinerari (17 riportati nella guida “Arco Pareti” di Filippi)…ma cambiano gli attori.Negli ultimi anni sono stati aperti alcuni itinerari a cura del team Luca Pilati, Giovanni Comunello e Giuseppe Pino Moser, ottimamente attrezzati con fix e già percorsi ripetutamente. Tra questi, la Via Ostento d’intenti (anno 2013, L. Pilati e C. Casagranda) con variante Boss&Sugar aperta nel 2019 da L. Pilati e G. Comunello, lunga 180 m, con difficoltà IV, V e VI, richiede mezze corde e rinvii; la Via Annus Horribilis (2020, L. Pilati, G. Comunello e G. P. Moser), lunga anch’essa 180 m, con difficoltà IV, V e VI, richiede mezze corde e rinvii; infine, la Via L’è la via del Marco (2022, L. Pilati, G. Comunello e G. P. Moser), di difficoltà IV, V, VI/A0, lunga 150 metri, con necessità di mezze corde e 13 rinvii. Vista la breve lunghezza delle vie, è possibile concatenarne più di una. L’ottima proteggibilità rende la ripetizione ancora più divertente, con le prime due o tre lunghezze caratterizzate da maggiori difficoltà, seguite da uscite più facili.

Partenza

Ieri siamo andati a ripetere l’ultima via aperta nel 2023, “Boicottiamo il Cretino”. L’avvicinamento all’Antiscudo è molto breve: si parcheggia l’auto sulla stradina che porta al Lago Bagattoli dalla strada 45bis, in località Lago, provenendo da Pietramurata. Dopo aver superato il distributore Eni sulla destra, circa 100 metri più avanti, si trova la chiara indicazione “Bar, Oasi Lago Bagattoli”. Noi abbiamo parcheggiato poco prima di una sbarra, su un tornante. Si segue poi la strada sterrata fino a vedere un masso sulla destra con scritto “Antiscudo”, ometti e seguire la traccia che sale fino sotto la parete dell’Antiscudo. Arrivati sotto la parete, si gira a sinistra fino a trovare la scritta con il nome della via, poco a sinistra di un altro itinerario, “L’inverno dei Moicani”. Il tempo impiegato fin qui è di circa 20 minuti.

Il primo tiro è una placca articolata che inizia con buone prese ripulite dagli apritori, e già la roccia mostra la sua solidità e la logica dell’arrampicata. A metà circa, un passaggio di placca un po’ umido rende difficile il proseguimento, ma i fix ravvicinati permettono anche il superamento con più tranquillità (io ho tirato il rinvio). Si prosegue su roccia più appigliata fino alla sosta su due fix. Lunghezza 30 m, con 11 fix, con difficoltà 5a, 6b/A0 e 5b.

Emanuela sul primo tiro dopo il passaggio di 6b

Nel secondo tiro, si prosegue verso destra su roccia appigliata per arrivare a un breve muretto, dove ci si alza su un buco sfruttando l’appiglio rovescio del buco stesso per sollevarsi e raggiungere in alto una presa buona che permette di arrivare alla cengia soprastante. Prima della sosta, una lama aiuta, ma ancor di più il piccolo ceppo provvidenziale per i piedi porta in sosta. Lunghezza 23 m, con 8 fix, con difficoltà 5a, 6a.

Emanuela all‘uscita del secondo tiro

La lunghezza successiva si presenta umida e aggettante; una sottile fessura obliqua verso sinistra sale su roccia molto buona e con bordi generosi, portando lentamente verso il diedro erboso ma ripulito. Una volta toccato con i piedi, si ripiega sulla roccia in alto a destra alla sosta. Lunghezza 18 m, con 9 fix, con difficoltà 6a+/6b.

Il quarto tiro dalla sosta

Ora le difficoltà sono terminate: sopra la sosta, un muretto grigio si supera leggermente a destra per poi ritornare sul diritto della sosta, continuando per rocce articolate fino alla sosta su due fix. Lunghezza 18 m, con 5 fix, con difficoltà 6a, 5a.

Emanuela sul quarto tiro dopo il passaggio iniziale

L’ultima lunghezza si sale obliquando leggermente a destra e puntando a un grande albero in direzione di uno strapiombetto scuro che si supera a sinistra; i fix sono un po’ più radi per le ridotte difficoltà, e la sosta è sull’albero (cordone). Lunghezza 30 m, con 5 fix, con difficoltà 4a e 5a.

Ultima lunghezza

Per la discesa, si continua per una ventina di metri diritto (ometti), fino a dove spiana, e una traccia a sinistra (ometti) porta alla strada forestale proveniente da Drò in direzione di Pietramurata (sinistra), e da qui alla macchina. Tempo stimato: 20/30 minuti.

Cima alle Coste – Antiscudo – parte sinistra
Cima alle Coste – Antiscudo – parte destra

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