Croz delle Mirandole o Roccione di Ranzo via Buba

26 dicembre 2023

Calarsi dal guard rail fa sempre un po’ impressione. Oggi eravamo in posizione a mezzogiorno, con cielo nuvoloso ma senza vento. Insomma, si stava bene. Le due calate senza intoppi ci portano proprio al fix di partenza della via Buba.

Dalle informazioni che avevo ricevuto, il primo tiro doveva essere di 5b/5c ma dopo i primi due fix su placche articolate iniziali la parete diventa più verticale e sembra che la distanza tra le protezioni aumenti, anche i movimenti diventano più mirati, le piccole lame verticali ,gli scalini orizzontali si fanno piccoli e anche le scarpette stentano a fare presa, mi ritrovo appeso al fix e a provare i movimenti successivi, boh! Sto invecchiando? Ho le dita fredde? Ė inutile trovare scuse, penso che la difficoltà sia maggiore, almeno 6a+, continuo e arrivo in sosta. 25 m. 8 fix , 6a+. Recupero la Manu che sale con disinvoltura, arrivata in sosta discutiamo sulla difficoltà del tiro e ci troviamo concordi nel sostenere che è sottostimata.

Guardo in alto e sopra la testa la parete strapiomba, roccia gialla e marrone colora il tratto da percorrere. Inizio ad alzarmi cercando con le mani le tacche orizzontali ripulite, la roccia è buona ma anche qui dopo il terzo fix lo strapiombo si accentua e fatico ad alzarmi , le tacche sono discrete ma non grandi, devo raggiungere una costola in alto a sinistra utilizzando un buco squadrato e delle lamette verticali , dopo un altro resting mi alzo e raggiunta la costola inizio a percorrerla prendendo con le mani le buone asperità che fuoriescono. Più sù si esce a sinistra poi sotto ad uno stapiombo si obliqua a destra per sbucare su una paretina finale facile che ci porta ad una cengia con la sosta in comune con la via Mario Leone. Il tiro è lungo e tortuoso ma l’attrito non è proibitivo. 40 m. 13 fix 6b/+.

Il terzo tiro inizia obliquando a destra in direzione dei fix e si rimonta una placca divisa in due risalti poi su rocce rotte ci si alza verticalmente e si raggiunge una placca che quì conduce a sinistra e poi a destra su buchetti che sembrano fatti apposta per percorrerla e facilmente alla sosta. 25 m.,8 fix, 5c. Ora si vede la strada sopra di noi e i 20 metri dell’ultimo tiro sono una pura formalità. 23 m. 4 fix possibilità di proteggersi anche con clessidre, 5a.

Scavalcato il guard rail dove abbiamo fatto sosta ci troviamo a pochi passi dalla macchina. La via è carina, i passi impegnativi dei primi due tiri hanno i fix un pò distanti, la roccia è stata accuratamente ripulita e questo facilita la salita.

La foto della parete con i tracciati delle vie è indicativa in quanto non ho percorso tutte le vie e le informazioni le ho prese da amici o sulla guida di Filippi D. „ Arco Pareti“ . La parete sovrasta il Lago di Toblino e l‘accesso più semplice è dalla strada provinciale 18 che dal paese di Vezzano (TN) porta a Ranzo e le calate avvengono dal guard rail a circa 6,5 km da Vezzano.

Avvertenze

L’alpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con la dovuta preparazione ed esperienza.
Le relazioni delle escursioni, ascensioni e arrampicate sono il frutto della nostra personale ed estemporanea esperienza e non possono essere considerate inconfutabilmente attendibili. Tutte le notizie vanno valutate e verificate sul posto di volta in volta, e da persone esperte, prima di intraprendere qualsiasi percorso.
Si declina ogni responsabilità per qualsivoglia inconveniente, incidente, perdita o danno risultanti dalle informazioni contenute nella presente relazione.

AVVERTENZE: L’alpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con la dovuta preparazione ed esperienza.
Le relazioni delle escursioni, ascensioni e arrampicate sono il frutto della nostra personale ed estemporanea esperienza e non possono essere considerate inconfutabilmente attendibili. Tutte le notizie vanno valutate e verificate sul posto di volta in volta, e da persone esperte, prima di intraprendere qualsiasi percorso.
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