28 novembre 2023
Ieri la giornata molto tersa e la temperatura fredda ha condizionato un po’ la scelta della nostra meta. Ma era da un po’ che volevo sondare questo settore sia per la curiosità ma anche per trovare vie adatte ad arrampicatori sportivi avanzati.Dopo aver attraversato il ponte che supera l’autostrada e il canale Biffis, imbocchiamo a sinistra la strada che si divide da quella che porta all’abitato di Tessari.Parcheggiamo il furgone nello spiazzo antistante la casa in risanamento che lasciamo sulla sinistra. Siamo soli e ci incamminiamo tra i filari del vigneto in direzione sud. Dopo qualche minuto siamo ai piedi della parete e scorgiamo una evidente traccia che entra nella vegetazione che lambisce la base della parete della Roda.

Superata la palestra che occupa il settore iniziale della parete, siamo arrivati subito alla base di Linea Grigia. Parto per il primo tiro, si inizia con il 6a le mani sono freddine, e ormai lo so che il passo seguente tra l’altro ben protetto farò fatica, la roccia è abbastanza ricca di prese ma i movimenti per superare questo tratto sono più di uno e le dita fredde non aiutano faccio un resting, poi riprovo il movimento successivo ma mi arrendo e tiro in A0 alitandomi di tanto in tanto le mani racchiuse. La roccia è ottima e ora superato il tratto si obliqua a destra verso la sosta con difficoltà decrescenti.35 m. 6b+/A0 e 10 fix.

Io mi sono lasciato trarre in inganno da una sosta con catena posizionata verticalmente sopra la cengia con albero mentre continuando sempre in obliquo verso destra per circa tre metri si accede ad un comodo posto di sosta con due fix uno con anello.
Il tiro successivo sale una placca ondulata grigia che dopo qualche metro termina sotto un muro verticale biancastro, e punta a un evidente diedro dove si sosta lla sua base.20 m. , 6a, 6 fix.

Il terzo tiro affronta il diedro e dopo qualche metro si esce a destra su roccia grigia ben appigliata per salire verso un altro evidente diedro che con un breve movimento su prese buone e ben protetto si supera facilmente giungendo ad una evidente cengia alberata dove si scorge sul muretto la scritta “Linea Grigia” che indica la direzione e dopo qualche metro si giunge alla sosta.30 m. , 6b/A0, 7 fix.
L’ultima lunghezza supera un piccolo muretto di facili rocce e dopo un breve tratto piano si affronta la placca finale su buone prese e con roccia a buchi generosi. 40 metri, 6a, 4 fix 1 clessidra.

Dal pianoro sommitale una freccia rossa indica la direzione mediante una traccia che s’inoltra nella vegetazione a destra e dopo qualche decina di metri interseca un’altra traccia proveniente da sinistra che scende verso il parcheggio e noi tagliamo a destra per ritornare sotto la parete dove ho lasciato lo zaino.

Poco a destra della via appena fatta attacchiamo la “Fessura Kiki”è la volta di Kurt che sale tranquillamente la rampa alla destra del grande diedro la cui parte sinistra mano a mano che si alza diventa più strapiombante e di roccia biancastra. 25 m., 5 fix, 5b. I

l secondo tiro continua seguendo un diedro e l’arrampicata continua su lame che a prima vista sembrano di sabbia compressa con ciottoli ma tutto tiene e i fix sono sempre in evidenza. Tiro corto 15 m., 4 fix ,5c. Ora alzandoci direttamente sopra la sosta e seguendo il diedro fessurato parte una variante che noi non seguiamo ed optiamo per l’originale. Si obliqua leggermente a destra seguendo una fessura che dopo qualche metro riprende a salire in verticale su roccia grigia e ben appigliata. 20 m. 5 fix, 6a.

Il tiro successivo prosegue diagonalmente dalla sosta verso destra per entrare in un facile caminetto per proseguire alla cengia che interrompe la parete per continuare fino alla sosta qualche metro sopra la scritta su fix e clessidra. 20 m. 5a,2 fix. Ultimo tiro parte Kurt , invece di salire diritto sopra la sosta dove si intravede molto in alto un cordino, preferisce spostarsi leggermente a destra e seguire una serie di cordoni che fuoriescono da generose clessidre e portano in alto rientrando leggermente verso sinistra fino alla sosta sommitale.30 m. 5b.

Sulla cima ci abbandoniamo ad una sosta ristoratrice dal momento che c’è ancora il sole.
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