29 settembre 2023
È stato un po’ per ingannare l’attesa, alla sera dovevamo trovarci sull’altopiano del Golgo al Rifugio e quindi abbiamo deciso di fare una vietta alla Pedra Longa. Mentre percorriamo il sentiero che porta dal parcheggio verso la cala proprio sotto il ristorante incontriamo un amico guida alpina che aveva terminato il Selvaggio Blu al contrario e dopo i saluti di rito ci incamminiamo verso la partenza della via. Già dal sentiero vediamo che c’è della gente ma siccome li attacca anche un’altra via speriamo che le cordate si dividano. Invece no tutte e tre vanno sulla via da noi scelta. Ritorniamo indietro e attendiamo su una piazzola più comoda. Alla fine solo una cordata prosegue sulla via e noi ci riproviamo.

Alla prima lunghezza dobbiamo stare attenti alle corde che non finiscano in acqua. La cordata che parte dalla sosta si fa un
monotiro a destra e noi seguiamo la cordata che è impegnata nel secondo tiro. La via è corta, quattro tiri facili, ma la roccia è molto bella e si è circondati dal mare. Il primo tiro sale su un diedro che è molto appigliato e la roccia è un po’ umida, i
fix sono ravvicinati e in breve sono alla sosta, 25 metri, 5a. Il secondo è il tiro chiave, dopo essere saliti un paio di metri e prendendo il passaggio un po’ a destra si traversa leggermente a sinistra per poi salire diritti alla sosta, 25 metri 5c. Su questo tiro seguo la seconda di cordata con la quale ho già scambiato due
chiacchere alla sosta. Sono toscani e procedono lentamente, un modo come un altro per godersi il paesaggio. Intorno a noi il mare azzurro della Sardegna. Poi assistiamo anche a un recupero di un infortunato sul sentiero poco distante, da parte del Soccorso, con tanto di elicottero che ci volteggia sopra la testa.

Il terzo tiro parte a sinistra della sosta e mediante un diedrino ci porta con facilità al terzo ancoraggio, 20 metri 5b. Intanto continuo a parlare in sosta e la cordata che ci precede si sta concedendo un lungo we nella natura sarda. A sinistra della nostra sosta, qualche metro un’altra cordata è impegnata sulla via “Marinaio di Foresta” altra bella via di 6a+.

L’ultimo tiro il quarto prevede la risalita su strati di roccia inizialmente un po’ instabile, un primo appiglio è segnato con una “X” e si muove vistosamente, ma ce ne sono molti altri poi a metà tiro un albero ci permette di aggiungere un altro protezione e poi si sbuca sulla cengia dove si sosta su albero, 20 metri,4c.

Discesa:
noi abbiamo seguito la traccia che sale leggermente e passa attraverso la cengia con vegetazione e abbiamo poi seguito gli ometti disarrampicando su facili rocce anche un po’ esposte fino alla base dove un sentiero ci ha portato sotto la falesia vicino al parcheggio.

AVVERTENZE: L’alpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con la dovuta preparazione ed esperienza.
Le relazioni delle escursioni, ascensioni e arrampicate sono il frutto della nostra personale ed estemporanea esperienza e non possono essere considerate inconfutabilmente attendibili. Tutte le notizie vanno valutate e verificate sul posto di volta in volta, e da persone esperte, prima di intraprendere qualsiasi percorso.
Si declina ogni responsabilità per qualsivoglia inconveniente, incidente, perdita o danno risultanti dalle informazioni contenute nella presente relazione.