Arco – Parete di S.Paolo – La Placconata
15 aprile 2023
Già passando sotto la parete con la macchina abbiamo visto la presenza di due cordate in azione sulle vie della Placconata e una era sulla via da noi prescelta ma abbiamo subito pensato che avremo avuto la via libera dal momento che ce la prendevamo con calma. Giunti alla base della via, la temperatura oggi era ottimale. Il primo tiro consiste in una rampa ascendente verso sinistra che termina dopo circa 25 metri poco prima che il tetto che la sovrasta termina e mostri il suo punto debole. Lungo il tiro sono presenti parecchi punti di assicurazione e l’arrampicata non è mai faticosa (IV+ e V+).


Seconda lunghezza, si parte dalla sosta attraversando facilmente a sinistra fino ad arrivare al punto più debole del tetto dove gli appigli sono molto generosi e su roccia ottima e si sale oltre il bordo dello stesso per riattraversare facilmente a destra per altri dieci metri fino alla sosta (20 m. IV+ III).

I quattro tiri successivi fino al termine della via sono molto simili, si sviluppano sulla placca e sono molto protetti con cordoni nelle clessidre che indicano la direzione, le soste sono tutte con fix ad anello(IV+ e IV). L’ultima sosta termina vicino ad un albero dove si trova anche il libro di via. Qualche metro più a destra vi è l’ancoraggio di calata che evita di incontrare chi sta percorrendo la via. Per concludere la via “il sole che struttura” interrotta all’inizio di aprile, decidiamo di proseguire con gli altri due tiri di questa via che conducono sul crinale tra il monte Colt e il monte Colodri.

Dalla sosta si sale in obliquo verso sinistra su delle balze erbose fino a raggiungere una traccia che punta verso un boschetto, si segue fino al suo interno e dove la parete alla nostra destra fa un angolo vi è una radura alberata ed un cordino in una clessidra. Il tiro seguente si sviluppa in verticale e dopo aver trovato un chiodo con cordino, il diedro più aperto all’inizio si fa più obbligato ma sempre con appigli buoni e fessurato per proteggersi con protezioni mobili. Un chiodo nascosto a metà diedro indica che siamo nella giusta direzione, poco più sopra il diedro termina e si deve uscire a sinistra su un buon terrazzino, fix con anello e albero(V e V+, 38 metri). Il muretto sopra la sosta si sale agevolmente e successivamente si esce in vista della parte finale del tiro su placche adagiate intervallate da cenge e ricche di buchi e clessidre che ci portano in alto fino alla sommità della via (V+, 55 metri). A pochi metri dal crinale passa il sentiero 431 che porta in direzione nord verso il monte Colt mentre a sud al Monte Colodri. Noi abbiamo preso quello per il monte Colt.

AVVERTENZE: L’alpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con la dovuta preparazione ed esperienza.
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