Martedì 11 aprile 2023
Pasqua e Pasquetta non abbiamo arrampicato per scelta, troppa gente sulle vie e poi il rientro è sempre caotico per via delle code sulle strade. Martedì subito dopo Pasqua però ci fiondiamo in valle. Io sono scarico e non ho voglia di fare troppa fatica e neanche il mio compagno. La giornata è discreta, un po’velata al nord ma giù ad Arco c’è il sole. Come avvicinamento prendiamo la traccia che dal parcheggio prima del ponte Romano(provenendo da Arco verso Ceniga) sale al monte Colt, arrivati al sentiero principale risaliamo ancora per una cinquantina di metri fino a trovare una traccia sulla destra che sale avvicinandosi alla parete. Quando la parete è abbastanza vicina e la traccia continua a salire noi tagliamo in direzione della parete arrivando in breve all’attacco.
Il primo muretto obliquo impone movimenti delicati per arrivare al primo fix, comunica con una parete nera con visibili diversi cordini che seguiamo per poi dirigerci traversando a sinistra leggermente, verso la sosta(V). Il secondo tiro punta ad un diedrino strapiombante, si parte dalla sosta con breve traverso a sinistra e si procede sulla parete verticale che ci porta alla base del diedro finale che con scaglie ben ammanigliate ci permettono di superare agevolmente lo strapiombo ed uscire traversando a sinistra alla sosta (VI+).
Il terzo tiro prevede un’arrampicata meno di forza perché sale su placche appoggiate e ben appigliate inizialmente, poi dopo aver obliquato verso sinistra si attraversa sempre a sinistra su delicata placca liscia fino alla sosta, (VI e VI+) . Anche questo tiro come il precedente sono molto ben protetti da cordoni in clessidre e fix.
Ora, il quarto tiro salgo la placca sopra la sosta e raggiungo una lama che culmina in fessura orizzontale e che essendo sprovvisto di friend ho inserito un anello di cordino dove la lama si piega e forma una specie di spuntone. Alzandomi successivamente in piedi sul bordo della fessura che funge da piccola cengia,mi assicuro ad un fix che mi protegge per il successivo passo delicato di aderenza fin ad arrivare ad una buona presa, poi attraversando verso sinistra supera un ultimo strapiombo su buone prese sono alla sosta (VII).
Il quinto tiro supera un piccolo strapiombo immediatamente sopra la sosta per raggiungere un tettino che si segue a sinistra fino alla sua interruzione dove si supera agevolmente per arrivare alla successiva placca lavorata dove in aderenza si prosegue fino alla sosta senza particolari difficoltà (VI-).
L’ultimo tiro prosegue sopra la sosta superando un tettino formato da blocchi fessurati che incutono un po’ di dubbi sulla loro tenuta nel tempo e le belle fessure orizzontali che seguono permettono di superare velocemente anche la placca finale fino alla sosta alla croce (V-).
AVVERTENZE: L’alpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con la dovuta preparazione ed esperienza.
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GECKODORO 