Arco – S.Paolo – La Placconata – via La Trappola

Venerdì 17 marzo 2023

Trappola, solo questa parola ho visto su whattapps ieri sera, era la risposta alla mia domanda, nella quale chiedevo se aveva qualcosa in programma per oggi, fatta al mio compagno di cordata.

 Alla fine di febbraio dopo aver percorso la via Ermete lì vicino avevo pensato che vista la bella roccia avremo potuto ripeterla.

Per scrupolo sono andato a vedere la relazione che diceva,”anche un camalot 3”. Stamattina sono andato a comprarlo in un negozio di Arco. 

Alle 11 eravamo all’inizio della via e oggi c’era anche il sole che ci riscaldava.

Partenza

Il primo tiro consiste in un traverso con difficoltà di 5° e 5°+ dopo un piccolo muretto di 5 m. Roccia molto bella, ruvida e un po’ discendente al centro del tiro.

Primo tiro

Dopo un secondo facile tiro di 10 m.dove sostituisco un cordino in clessidra ci ritroviamo all’inizio di una fessura obliqua verso destra.

 Mi capita qualche volta di portarmi un po’ di anelli di corda da casa che ho diligentemente fatto a pezzi una delle mie vecchie corde per  sostituire lungo le vie quelli più usurati.

La fessura inizia un po’ larga ed io procedo con la gamba sinistra agganciata all’interno di essa mentre a destra la placca scivola verso il basso liscia e con leggere scanalature alcune incrostate di licheni e la mia coscia destra striscia sul bordo.

Posiziono il primo friend giallo poi la fessura si allarga e non vedo altra soluzione che mettere il mio nuovo friend blu, più avanti vedo due cordini, il primo intorno ad un sasso incastrato, infilo il rinvio e mi aggrappo per avanzare ancora strisciando e subito dopo un altro cordone in un chiodo, ora dopo essermi assicurato, mi accorgo che il bordo inferiore mi permette di avanzare rimanendo in piedi, qualche metro davanti a me la fessura si restringe e posso infilare agevolmente le mani, posiziono un altro friend verde, ora gli alberi dove si trova la sosta sono più vicini, per i piedi più in basso vi è un’altra fessura che mi permette agevolmente di abbracciare l’albero che delimita la cengia di sosta che però supero di una decina di metri facili per fermarmi al ancoraggio successivo dove la volta scorsa abbiamo lasciato un cordino per la calata(6,7,6, 6 e 3+).

Terzo tiro

Quando mi raggiunge il mio compagno, lo sento soddisfatto di essere riuscito abbastanza agevolmente a superare il passaggio,7° perché vedendo me arrancare lo pensava molto più difficile.

Lo vedo un po’ dubbioso sul tiro successivo che zigzaga sulla placca davanti a noi.

Lo incoraggio un po’ e parte , il primo rinvio è su un cordino passato in una clessidra incavata appena nella placca.

Sale e poi inizia il traverso a sinistra che lo supera con un allungamento, trattenuto dalla corda da me tesa, distendendo il braccio ed il rinvio fino ad agganciare il cordino. 

Continua verticale si protegge ad altri cordini in clessidra poi estrae un friend giallo e si protegge prima di traversare a sinistra in sosta (6+, 7+ o A0, 6+ e 6).

Sesto tiro

Il tiro successivo cala un po’ di difficoltà e riesco velocemente ad arrivare in sosta(7-,6, 5 e 6+). 

L’ultimo tiro tocca a Kurt che si alza su una placca appoggiata molto appigliata e di roccia sempre molto solida ed arriva in sosta in cengia(4+ e 6-).

Ultimo tiro

Questa volta la discesa la seguiamo diligentemente, e mi dispongo più a destra (faccia a monte) dove scorgo un ancoraggio proprio a 6 o 7 metri di distanza dall’ancoraggio utilizzato la volta precedente. Ora lanciamo le corde da 60 metri e noto che a metà circa della discesa vi è un fix con anello nel mezzo della placca, lo supero e mi fermo altri 25 metri sotto ad una sosta su due clessidre molto buone ma aggiungo un mio cordone a rinforzare. 

Un’altra doppia da 50 metri e siamo alla base. La giornata termina con un bel panino da Ruggero esercente del ristorante/pizzeria la Lanterna proprio sotto la parete.

AVVERTENZE: L’alpinismo è un’attività potenzialmente pericolosa se non praticata con la dovuta preparazione ed esperienza.
Le relazioni delle escursioni, ascensioni e arrampicate sono il frutto della nostra personale ed estemporanea esperienza e non possono essere considerate inconfutabilmente attendibili. Tutte le notizie vanno valutate e verificate sul posto di volta in volta, e da persone esperte, prima di intraprendere qualsiasi percorso.
Si declina ogni responsabilità per qualsivoglia inconveniente, incidente, perdita o danno risultanti dalle informazioni contenute nella presente relazione.