Parete dell’Ir Superiore – Via “Strisciare come una serpe”

Un altra via di Grill e compagni. Aperta a gennaio 2023.

Oggi la via prescelta è alla parete dell’Ir Superiore ai piedi del monte Stivo, qualche chilometro sopra il paese di Bolognano.

Siamo giunti alla base della parete e oggi tocca al mio compagno fare il primo tiro. La regola che ci siamo dati è quella di alternarci a iniziare ogni via.

Cinque metri sopra il sentiero di avvicinamento inizia il primo tiro. Oggi dietro di noi abbiamo un’altra coppia che attende pazientemente la nostra partenza.

Sale Il mio compagno con molta disinvoltura e velocemente arriva alla sosta. Tocca a me raggiungerlo, i primi metri sono verticali e si raggiunge una lama sottile che mi permette di alzarmi su di una placca, poi si traversa leggermente a destra su buoni appoggi e dietro lo spigolo trovo un’altra placca un po’ fessurata che porta verticalmente alla sosta, fino a qui VI, V+ e VI+. La sosta è sotto a un tetto.

 Vedo già un cordino giallo che penzola da una clessidra vicino a una lama proprio sul bordo del tetto. Ora mi sporgo fuori dal tetto e guardo in alto, dove vedo un altro cordino passato dentro a un chiodo ma dal pulpito sopra il tetto ad arrivare ci sono ben quattro metri, il problema è il ristabilimento sopra il tetto, a sinistra il tetto si allarga e più sopra vi è una fessura dove si può incastrare un friend ma per arrivare fin lì mi devo allungare molto e mi sbilancio verso l’esterno.

A sinistra invece la sporgenza del tetto è inesistente ma nell’angolo vedo un appiglio che potrebbe servire per alzarsi e poi rientrare a sinistra. Vado all’appiglio ma è un po svasato, niente.

Ora inizio a infilare prima uno poi due anelli di cordino nel rinvio messo precedentemente nel cordino giallo, ci metto i piedi, ma stento a mantenere l’equilibrio anche perché diritto sopra di me non vi sono appigli utili.

Non vedo una soluzione, devo cercare di alzarmi più che posso sul cordino ed effettuare un ristabilimento oltre il bordo del tetto muovendomi verso sinistra. Il piede sinistro ora penzola fuori dal tetto e il mio compagno me lo spinge verso l’alto creandomi così un appoggio mobile, ma sta funzionando riesco in qualche modo a trascinarmi a sinistra e infilo un friend nella fessura, mi serve solo a proteggermi in caso di volo, riesco ora ad alzarmi in piedi e all’altezza dei miei occhi vedo fuoriuscire il filetto di un fix ma manca la piastrina.

Il chiodo con cordone ora è molto vicino e anche gli appigli sono migliori, mi alzo un po’ e metto il rinvio, poi mi alzo lentamente trovo un cordino in clessidra e velocemente prendo dal mio porta materiale un rinvio che risulta invece essere un friend…maledizione, cerco di nuovo e inserisco il rinvio e con un breve traverso obliquo verso destra arrivo in sosta.

Seconda lunghezza

Ora recupero il mio compagno che con l’aiuto della corda riesce più agevolmente a superare questa lunghezza.

Subito a sinistra della sosta parte una traversata che corre su di una cengia e sotto a un tetto cosicché ci si trova a dover strisciare (lunghezza che caratterizza il nome della via) o comunque muoversi rannicchiati fino a superare questi dieci metri che sono ben protetti per poi abbassarsi e uscire da questa sorta di budello.

 Anche per me come per il primo di cordata questa lunghezza viene superata controllando insistentemente la tenuta di chiodi e cordini .

Le ultime due lunghezze sono di routine e su roccia molto bella

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Terza lunghezza

Considerazioni: la via è bella, il secondo e il terzo tiro sono particolari come passaggi ma ben protetti ( a chiodi e cordini in clessidre). Noi abbiamo usato un friend medio sul secondo tiro. Le soste sono tutte con almeno due ancoraggi e sempre un fix e ad anello.

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2 pensieri su “Parete dell’Ir Superiore – Via “Strisciare come una serpe””

  1. 30 novembre 2024, fatto la via strisciare come una serpe. Vi lascio le mie considerazioni. Sul primo tiro dipo aver aggirato lo spigolo a dx ho trovato utile inserire un friend all’inizio della placca fessurata. Sul secondo tiro dopo aver preso il cordino iniziale, c’è un altro chiodo a sx che permette di azzerare il tetto con un po di forza. Forse non lo avete notato. Il terzo tiro è esilerante, fuori da ogni logica. Fighissimo. Ultimo tiro bellissimo. Saluti Oscar

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