Già guardando la placca del primo tiro la via sembra impegnativa. Oggi tocca a me partire e vedo Kurt già un pò preoccupato dalla verticalità dei primi metri, apre il foglio della relazione e guarda le difficoltà che scandisce ad alta voce, sesto e sesto meno, chiodo, clessidra, clessidra…. Il tiro è breve ma come al solito a freddo i primi movimenti sono sempre un pò legati. I cordini nelle clessidre sono un pò datati ma numerosi e questo lascia un pò di respiro. Kurt mi lascia fare anche il secondo tiro che con circospezione studio e mi riesce bene anche il passo di settimo, sosta sotto il tetto. Ora tocca a Kurt che supera il tetto con disinvoltura e affronta la placca a sinistra già pensando che poi le difficoltà si attenuano. La roccia è sempre molto bella e sana e con facili passi di quinto più lo portano alla sosta. Io seguo a ruota ma il passo di settimo del tetto non mi riesce e azzero 🙄 brevemente.

Il quarto tiro prevede anche un passo impegnativo (settimo meno) e quì un chiodo un pò piegato e fuoriuscente dalla roccia non dà molte garanzie di tenere un eventuale volo, lo tiro leggermente e sono già fuori dalle difficoltà, più sopra degli alberi sono utili per passare dei cordini. Sopra la sosta ora (quinto tiro) il mio compagno sale su delle fessure che da verticali dopo qualche metro si fanno oblique verso destra e attraversando nella stessa direzione, seguendo i cordini che fuoriescono dalla placca arriva alla sosta. (Sesto più e sesto)

Ultimo tiro tocca a me, oggi non sono in forma e azzero il passo di settimo ma non importa, la via mi è piaciuta e la roccia anche. La cima poi è una cengia che si deve seguire a destra per venticinque metri fino a trovare il libro di vetta qualche metro prima la sosta della via “La Trappola”. E quì iniziano le doppie, la relazione dice : la prima da venticinque metri, la seconda venti o quaranta la terza venti o quaranta. Noi abbiamo le due corde da sessanta e allora pensiamo che le prime due le possiamo unire ma passato la prima sosta di calata e scendendo per la placca non riesco a individuare la seconda e quindi risalgo a prusik 15 metri. Poi ributtiamo giù le corde e ancora la sosta di calata non è evidente e quindi colleghiamo lo spit con anello e il cordino in clessidra con un nostro cordino. Ultima doppia da quaranta che ci depone all’attacco della via “La Trappola”. 😅
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